Il meggings: la nuova frontiera della moda maschile

11 Gen

La settimana del Pitti Uomo è appena giunta al termine e l’argomento moda maschile è da giorni sotto gli occhi di tutti per il susseguirsi di immagini ed articoli che invadono le pagine di riviste e siti web e che raccontano le novità sul tema per l’anno appena cominciato.

Tra queste, una in particolare mi ha colpito, come un pugno in un occhio. Parlo del meggings.

Quando ho letto il termine meggings per la prima volta, devo essere sincera, ho pensato subito ad un refuso. La parola, però, si è poco dopo ri-palesata ai miei occhi e, a quel punto, la fronte si è corrucciata in automatico. Poi, alla prima immagine chiarificatrice, il mio volto ha assunto un’espressione decisamente artistica… da “Urlo” di Munch.

urlo

Avevo appena realizzato che, il meggings, mio malgrado, esiste.

Ma andiamo per punti. Cos’è un meggings? E da dove viene?

Il neologismo matcha semplicemente le parole “men” e “leggings” ed identifica il nuovo indumento maschile, che, dopo essere spopolato negli States, grazie al contributo di star del mondo musicale, sta facendo il suo ingresso in Europa.

Ebbene si, parliamo di un fuseaux, un collant coprente privo di piede, che ormai sembra non potersi più considerare icona distintiva del guardaroba femminile.

sfilata

Al di là della fatica che faccio nel trovare un minimo di appeal nell’immagine di un uomo in fuseaux seduto a cena di fronte a me, qualche altro dubbio mi perplime.

Non mi stupirei infatti, se, tra qualche mese, leggessi di un eventuale meggings push-up. Che non vorremo mica che a questi maschioni venga il complesso del sedere basso?!?!

Ora, va bene sconfinare, oltrepassare i limiti, ma cerchiamo di conservare un minimo di buon gusto. Maschi, godetevi le vostre esclusive, che noi pensiamo alle nostre. Voi tenetevi, chessò, la canottiera della salute a costine bianca (che quella non ve la tocca nessuno) e noi ci teniamo i leggings, che non fanno per voi.

Le attillature lasciamole semmai a chi è del mestiere e sa farne buon uso: i danzatori, ad esempio.

Che quando, qualche settimana fa, ero seduta nella platea dell’Europauditorium per assistere al balletto di “Romeo e Giulietta”, ho di certo ben apprezzato i contorni muscolari del Montecchi, disegnati sotto centimetri di lycra elasticizzata. Quella, signori miei, si chiama armonia. Lì, la totale aderenza è la benvenuta, perché si fonde con il movimento e diventa parte integrante di esso.

danzatore

Che dire… Io, per adesso, mi auguro che il meggings ci ripensi, che faccia un passo indietro insomma, onde evitare di fare la stessa fine di qualche suo predecessore: il jeans informe a vita alta, ad esempio, che ogni tanto fa capolino da qualche album fotografico degli anni ’90.

beverly

E infine, uomini, mi appello a voi: non attillatevi fino alle ossa, vi prego! Lo slim-fit è già un giusto compromesso. Voi siete così belli perché larghi, comodi. Che quando restiamo a dormire a casa vostra, e la cosa non è programmata, amiamo (e amate) metterci addosso le vostre t-shirt, le vostre camicie e le vostre tute così confortevoli…

Beh, ad ogni modo siete avvisati: io, con questi, non ci dormo neppure a casa mia!

meggings blu

2 Risposte to “Il meggings: la nuova frontiera della moda maschile”

  1. nanalsd 11 gennaio 2013 a 9:42 PM #

    Che orrore.
    Lessi un articolo a riguardo qualche giorno fa e sulla mia faccia rimase dipinta un’espressione disgustata per non so quanto tempo!

    Comunque i jeans a vita alta sono bellissimi!
    Cos’hai da dirgli?! XD
    Sono fantastici!
    Fanno sentire tutti un po’ Dylan e Kelly!

    • Viteapois 12 gennaio 2013 a 2:12 PM #

      In realtà li il problema non è tanto la vita alta, quanto l’informe! Certo è che Dylan, come lo metti lo metti, fa sempre la sua porca figura!!! :-))))

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